jueves, 15 de mayo de 2014

Principali minoranze linguistiche in Italia

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Nel seguente tema si tratterà di descrivere, in una maniera molto generale, le situazione che vivono le principali lingue e dialetti nell'Italia. Non faremo nessuna distinzione semantica tra dialetto e lingua.

La lingua ufficciale in tutta l'Italia è l'italiano. Nel Trentino Alto-Adige il tedesco è co-ufficiale, ma la gente di lì parla il hochdeutsch (alto tedesco), che è molto differente dal tedesco letterario. Nella Val d'Aosta si parla un dialetto francoprovenzale (o patois francoprovenzale) e il dialetto piemontese; le lingue ufficiali nella Val d'Aosta sono l'italiano e il francese. Nel Friuli troviamo che il friulano si insegna nelle scuole.

I dialetti italiani si dividono in dieci gruppi:

1. Dialetti gallo-italici.

2. Dialetti veneti.

3. Dialetti toscani. (La Toscana amministrativa è più estensa).

4. Dialetti centro-maridionali (Umbria, Lazio, la Campania, Abruzzo, parte della Puglia, parte della Calabria e  parte della Basilicata).

5. Dialetti meridionali estremi (zona meridionale della Calabria, della Puglia, la Sicilia e la Sardegna. Il sardo si divide allora in tre grandi dialetti o sottogruppi: il campidano, il logudorese e il gallurese (gallurese > dialetti fratelli dei toscani). 

6. Dialetti franco-provenzali. In queste zone sono trilingue: franco-provenzale, francese e italiano. Un esempio chiaro sarebbe la Val d'Aosta.

7. Dialetti provenzali.

8. Dialetti ladini. Si distingue il ladino di tipo dolomitico e il ladino di tipo friulano.

9. Dialetti sloveni. (Nella provincia di Gorizia).

10. Dialetti tedeschi.

In Italia ci sono circa quatrocentomila persone che non parlano l'italiano come lingua prima. In Italia anche ci sono altre minoranze linguistiche come le minoranze albanese, le minoranze greche (con due tipi ben differenziati) e le minoranze croate.

È curioso significare che esistono dialetti liguri (che sono stati formati nel secolo XVIII da gente che era fuggita da Tabarca (Africa)) in due isolette: Carloforte e Calasetta, in Tabarchino (Liguria). Corsica, attualmente, forma parte politica della Francia, ma si parla il corso, che è un dialetto sorgito del toscano principalmente, a eccezione della parte meridionale della isola dove il dialetto è di tipo sardo-corso; nella parte restante è di tipo toscano o corso-toscano. È anche curioso il fatto che due popolazioni toscane, come sono Antona e Bedizano abbiano un sentimento di identificazione corso.

Finalmente e per concludere, è importante vedere le linie o rige che marcano le principale frontiere dialettale. La linea di La Spezia-Rimini e di Roma-Ancona dividono in tre zone dialettali l'Italia.


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4 comentarios:

  1. Ciao Ettore,
    oggi mi ha sorpreso con questo articolo. Italiano è una lingua che mi piace ascoltare e non sapere che ci fossero così tanti dialetti come descriviamo.
    Saluti

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    Respuestas
    1. Grazie mille, Francesco!
      Il plurilinguismo d'Italia è uno dei suoi numerosi attrattivi. L'Italia, la sua storia, la sua gente e anche la melodica lingua italiana sono accattivanti.
      Arrivederci!
      Èttore Castro

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